Con orgoglio sulle spalle dei giganti
Al contrario dei miei coetanei Inglesi, io sono cresciuto studiando i classici greci e latini.
Quando nel 2017 è uscito Mythos di Stephen Fry, non mi sono nemmeno scomodato a leggerne la quarta di copertina.
All’epoca mi ero appena trasferito nel Regno Unito e non avevo idea della risonanza di questo personaggio – che oggi adoro – nel panorama culturale Inglese.
Forse non altrettanto conosciuto oltremanica, Stephen Fry è, a tutti gli effetti, un gigante, superato solo da JK Rowling tra i contemporanei britannici.
Non ci sarebbe da stupirsi, quindi, nel vedere così tanti altri scrittori affrontare lo stesso argomento, se non fosse per il singolare punto di vista assunto da molti di loro: a mio avviso tanto innovativo quanto attuale.
Scrittrici
Natalie Haynes, Pat Barker, Madeline Miller. No, non è un caso, sono tutte donne.
Nei loro libri, sui quali spenderò due parole più tardi, ognuna ha deciso di prendere di petto un argomento che, mitologicamente, è stato spesso trascurato. Le donne.
Trovo triste che queste autrici abbiano bisogno di salire sulle spalle di Stephen per far arrivare la loro voce lontano, ma è bellissimo come punti di vista vecchi di migliaia di anni riescano a reinventarsi in maniera originale e a raccontare una storia che permea la quotidianità del nostro presente.
Le donne: da oggetto del desiderio a protagoniste
La Miller, per esempio, scrive di Circe, la maga, e di tutta la sua umanità di amante, madre e superstite.
Pat Barker, in The Silence of the Girls, non ancora disponibile in Italiano, ci racconta la guerra di Troia attraverso gli occhi di Briseide: di sangue reale, eppure condannata ad essere schiava per il semplice fatto di essere, appunto, donna.
Infine la Haynes, che meriterebbe un articolo tutto per lei, con una serie di libri sulle donne del mito ci espone a tanti occhi diversi, occhi femminili, che passano dall’essere meta all’essere eroine, sovvertendo il paradigma di Joseph Campbell.
Credo che Stephen non avrebbe potuto scegliere autrici migliori da portarsi sulle spalle, specialmente ora, all’alba dell’ennesimo femminicidio, dove ogni sforzo è lecito pur di incolpare la vittima.
Common people – Francesco Sarti