Donne leader. Quando sono le donne a guidare.
Negli ultimi tempi il dibattito pubblico si è concentrato su una grande novità: una donna a capo del Governo italiano.
Da pochi giorni la questione è diventata ancora più incalzante perché a capo del principale partito d’opposizione si è insediata un’altra giovane donna: un’altra donna leader.
Questo accade in un Paese in cui sono ancora poche rispetto agli uomini le donne nei posti che contano.
Al di là di come la si pensi dal punto di vista politico, la novità di queste due donne leader in Italia è un segnale importante.
Le parole
“leader” vuol dire “colei o colui che è a capo” ma anche, e forse ancora più significativamente “che guida”.
E “guida”, con valore di sostantivo, secondo il vocabolario Treccani, può definirsi come “la persona che, precedendo o accompagnando o anche solo indicando, insegna il cammino da seguire”.
Donne leader: un’idea nuova di futuro
Insegnare, indicare il cammino da percorrere alle persone che compongono la società, significa avere un’idea di futuro, una visione di mondo.
La nostra storia è una lunga storia costruita su una visione del mondo prevalentemente maschile che fino ad oggi ha fatto prevalere una certa scala valoriale. Ci chiediamo: l’attuale proiezione pessimista sul futuro della società, delle relazioni tra i popoli, del destino dell’ambiente e delle sue risorse potrebbe essere ribaltata da un cambio di visione? La visione sul futuro delle donne potrebbe aprire strade che non riusciamo ancora a immaginare?
La terra inesplorata delle donne
Ci sono cose che abbiamo imparato a dare per scontate, come il fatto che non esistesse la forma femminile di parole come “sindaco, medico, assessore o architetto”. Sbagliavamo.
Se apriamo gli occhi, un altro mondo è possibile: La terra inesplorata delle donne.
“In un mondo disegnato dalle parole degli uomini, irrompe il racconto delle donne a modificarne gli orizzonti”.