Stefano Etzi è nato a Cagliari nel 1982 e adesso abita nella campagna emiliana. Figlio di una bibliotecaria e di un tipografo, aveva i libri nel suo destino. Appassionato lettore fin dalla più tenera età, si ispira ai lavori di Irvine Welsh, Sergio Atzeni, Giorgio Scerbanenco e Joe R. Lansdale. Non capisce le poesie, ma gli piacciono quelle dei crepuscolari, soprattutto “A Cesena” di Marino Moretti. Adora le periferie disastrate, i poveri, le macchine con il cofano di un altro colore, la gente triste, le bottiglie di Ichnusa abbandonate nelle cunette, la gente che litiga e quella che gioca con i Gratta e Vinci, però solo nei romanzi. Dopo essere stato segnalato dal comitato dei lettori della XXX edizione del Premio Italo Calvino con il romanzo La banda dello Zingaro, è arrivato in finale nella XXXII edizione con Tante piccole cose.